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Giuseppe Fiore all'arrivo alla stazione di Milano. Per passare il week end con i ragazzi ha dovuto prendere un bilocale in affitto. Dopo la separazione, per lavoro, si è trasferito da Milano prima a Pescara e poi a Roma. Vede i suoi figli a week end alternati. La separazione con la ex compagna è stata sofferta e non è ancora approdata a un rapporto continuativo sereno.
Il tempo è il suo punto focale.
Il tempo che passa, che ogni 13 giorni fa crescere i figli, Rachele e Stefano. Il tempo che si manifesta, quando li rivede cresciuti.
E’ il tempo che manca, che sarebbe necessario per seguirli con continuità nelle cose della vita, dai sentimenti allo studio.
E’ il tempo che c’è, fatto di 48 ore dove, dice, si illude di poter concentrare tutto, esagerando a volte, rischiando di ottenere il risultato opposto a quello sperato.
Il tempo che è passato da quando, nel 2008, dalla cura quotidiana, è arrivato a questa mutilazione del suo e del loro essere, condito da una co-genitorialità ancora sotto certi aspetti, conflittuale.
Il tempo è il suo punto focale.
Il tempo che passa, che ogni 13 giorni fa crescere i figli, Rachele e Stefano. Il tempo che si manifesta, quando li rivede cresciuti.
E’ il tempo che manca, che sarebbe necessario per seguirli con continuità nelle cose della vita, dai sentimenti allo studio.
E’ il tempo che c’è, fatto di 48 ore dove, dice, si illude di poter concentrare tutto, esagerando a volte, rischiando di ottenere il risultato opposto a quello sperato.
Il tempo che è passato da quando, nel 2008, dalla cura quotidiana, è arrivato a questa mutilazione del suo e del loro essere, condito da una co-genitorialità ancora sotto certi aspetti, conflittuale.
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- Alessandro Digaetano
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- Padri Separati, Portfolio